La profondità di campo è la distanza davanti e dietro al soggetto messo a fuoco che appare nitida.
In parole povere si immagini
una linea di 10 metri che parte dall’ obiettivo della nostra fotocamera.
A seconda di come regoli il diaframma (più o meno aperto), potrai decidere quanti di quei 10 metri vuoi mettere a fuoco, più aperto è il diaframma meno profondità di campo avrai, così da mettere a fuoco solo quel soggetto che si trova nel metro che si sceglie, mentre a contrario se il diaframma è chiuso metterai a fuoco tutto quello che si trova sulla nostra linea immaginaria.
A seconda di come regoli il diaframma (più o meno aperto), potrai decidere quanti di quei 10 metri vuoi mettere a fuoco, più aperto è il diaframma meno profondità di campo avrai, così da mettere a fuoco solo quel soggetto che si trova nel metro che si sceglie, mentre a contrario se il diaframma è chiuso metterai a fuoco tutto quello che si trova sulla nostra linea immaginaria.
Ecco due semplici foto
scattate nella mia camera che mettono in evidenza due profondità di campo
differenti date da una diversa apertura di diaframma.
Canon EOS 500D - ISO 400 - F/22 - 2.5 sec |
Canon EOS 500D - ISO 400 - F/3.5 - 1/10 sec |
Non è solo l’apertura del diaframma a condizionare la
profondità di campo, ma esistono altri due fattori: DISTANZA DAL SOGGETTO e
dalla LUNGHEZZA FOCALE (tramite l’uso di diversi obbiettivi)
Variare la profondità di campo variando l'apertura del diaframma |
Modificare la profondità di campo variando la distanza di messa a fuoco |
Modificare la profondità di campo variando la lunghezza focale |
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